Riprendendo l’esplorazione, Alcor ha un incubo sulla figlia Elira. Il gruppo, nascosto su un carro, assiste a un rituale necromantico vicino a un antico cimitero. Dopo uno scontro, Alcor nota un obelisco magico. Finneas e Crescelyn eliminano le rune necromantiche che sono state scritte su di esso. Intanto Mirage viene intercettato da un golem di carne sfuggito al controllo dei cultisti. Dopo averlo sconfitto, gli avventueri si si imbattono in un drago verde cavalcato da una giovane donna: è la figlia di Alcor e amante di Zalun, la ragazza sembra serbare un profondo rancore per il padre e, devota al potente mago di Zalenia, intende portare con lui l'ordine nei Fiordi Desolati. Dopo un’intensa trattativa a cui partecipano solo Mirage e Crescelyn, il resto della compagnia infatti rimane nascosto tra le macerie, la ragazza stipula un patto con il carismatico bardo, riconscendo il marchio di Zalun sul suo braccio e promette di aiutarli a trovare Lurik prima di volare via sul suo drago.
Alcor è scosso, sono anni che ha abbandonato la figlia a suoi lontani parenti, dopo l'uccisione di sua moglie da parte di un gruppo di briganti la sua sete di sangue e alcool non si è mai spenta e in questo eterno vortice si è dimenticato di ciò che è l'affetto per la sua figlia. Scosso dal senso di colpa il ranger si trascina dietro il resto del gruppo incapace di fare i conti con le conseguenze delle sue scelte.
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